Nel settore dell’impiantistica per il vigneto si trovano diversi tipi di pali in acciaio COR-TEN, purtroppo la qualità del materiale spesso non è elevata e diventa un ripiego per risparmiare nell’investimento dell’impianto della vigna. Ma non dev’essere così! L’acciaio COR-TEN di qualità può essere anche superiore all’acciaio zincato dal punto di vista meccanico e della durata nel tempo. Vediamo insieme di che cosa si tratta.
Il nome deriva dall’inglese CORrosion resistance + TENsile strength, ossia elevata resistenza alla corrosione ed elevata resistenza meccanica. Nel gergo tecnico, è classificato come acciaio basso legato altoresistenziale e autopassivante, definito ‘patinabile’ (weathering steel). Di fatto la ruggine costituisce una patina protettiva di ossido a forte aderenza che presenta un’ottima resistenza alla corrosione atmosferica. Se la patina superficiale viene intaccata o scalfita, l’acciaio si ossida di nuovo per costruire una nuova protezione che perdura inalterata nel tempo. Questo fenomeno di rigenerazione si può ripetere più volte, mantenendo così una protezione continua. È dunque un materiale che “vive” e si autoprotegge.
La pellicola passivata è caratterizzata da uno strato esterno poroso e da un sottile strato interno amorfo e impermeabile ricco di rame, cromo e fosforo, che conferisce resistenza alla corrosione.
Attenzione!
Nel caso dell’utilizzo di pali in COR-TEN per l’impianto del vigneto è fondamentale che sulla superficie del materiale sia già iniziato il processo di ossidazione prima che il palo sia conficcato nel terreno, in modo da garantire la resistenza della parte interrata alla corrosione.
La passivazione della superficie avviene in 18-36 mesi in normali condizioni ambientali. Fattori determinanti per la corretta fioritura della patina sono: cicli alternati asciutto/bagnato, il contatto con l’atmosfera, l’azione fotocatalitica della luce solare e l’assenza di ristagni permanenti con l’acqua.
L’acciaio COR-TEN può essere costituito da componenti diversi e in percentuali variabili. Da questo derivano classificazioni differenti: dal S40 all’S355, in base al contenuto di rame. Più il valore di questo elemento cresce, migliore è la qualità dell’acciaio e la resistenza alla corrosione.
In Italia in viticoltura viene utilizzato principalmente il COR-TEN S235 J0W.
Noi di Zarpellon Agricoltura invece abbiamo scelto il migliore sul mercato: l’S355 J2WP, che si differenzia per la percentuale di rame nettamente superiore e alla presenza del fosforo, il quale ne aumenta sensibilmente l’autoprotezione. Il fosforo conferisce a questo tipo di acciaio una resistenza all’attacco degli agenti atmosferici da 5 a 8 volte superiore a quella di altri tipi di COR-TEN. Soltanto poche acciaierie producono questo tipo di acciaio negli spessori e lunghezze utilizzati in viticoltura.
La nostra scelta è dettata dalla volontà di offrire un prodotto di alta qualità, sia dal punto di vista meccanico che per la durata nel tempo.