Quando si parla di potatura della vite viene naturale pensare all’operazione invernale di sfoltimento della chioma e predisposizione di speroni e capi a frutto per l’annata successiva. Tuttavia si dovrebbe prendere in considerazione anche l’operazione complementare alla potatura invernale: la scacchiatura o potatura verde.
Alcuni viticoltori la praticano sistematicamente, consapevoli dei vantaggi che essa comporta, altri invece non la effettuano a causa del limitato tempo a disposizione o per la mancanza di manodopera.
La potatura verde infatti è un’operazione prettamente manuale che va posizionata solitamente nel mese di maggio in concomitanza con la spollonatura, quando cioè i germogli raggiungono la lunghezza di 10-15 cm circa. Questa pratica consiste nell’asportazione dei germogli in eccesso generatisi dal legno vecchio, e quindi non determinanti per la produzione, e dei germogli doppi sul legno di un anno, che sono quelli derivanti dalla schiusura delle gemme di controcchio. Se la potatura verde viene effettuata in ritardo risulterà necessario l’utilizzo delle forbici per tagliare i germogli alla base ed evitare quindi ferite sul legno.
La potatura verde ci permette di ottenere molteplici vantaggi:
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