Riduzione Fitofarmaci
Da anni operiamo con calendari di difesa che permettono, con l’ausilio dei fitofortificanti naturali, di ridurre le quantità di prodotti fitosanitari tradizionali impiegati.
Integrare questo tipo di fitofortificanti nei piani di difesa fitosanitaria infatti è una strategia molto efficace per ottenere una serie di benefici tangibili.
Quali benefici comporta la riduzione dei fitofarmaci?
Riduzione della “chimica"
L'utilizzo dei fitofortificanti naturali permette di limitare l'impiego di prodotti fitosanitari chimici tradizionali.
Questo riduce l'esposizione dell'ambiente e delle persone a sostanze potenzialmente dannose, contribuendo a promuovere una produzione agricola più sostenibile e rispettosa dell'ambiente.
Benefici per la qualità del vino
La riduzione dei residui chimici nei vini porta ad una maggiore sicurezza alimentare e all'apertura di nuove opportunità di mercato, consentendo l'esportazione dei prodotti in paesi con normative più stringenti in materia di residui.
Miglioramento della salute
La limitazione dei prodotti chimici contribuisce a proteggere la salute degli operatori agricoli e della popolazione circostante, riducendo l'esposizione a sostanze potenzialmente dannose.
Rispetto dei disciplinari restrittivi
L'utilizzo dei fitofortificanti naturali consente di rispettare i disciplinari più restrittivi in materia di produzione, garantendo la conformità normativa e la certificazione di qualità.
Miglioramento della resistenza delle piante
I fitofortificanti naturali stimolano le difese naturali delle piante, rendendole più resilienti e meno suscettibili agli attacchi di patogeni e allo stress ambientale.
I fitofarmaci possono ridurre la produttività del vigneto?
Quanto alla produttività del vigneto, l'introduzione dei fitofortificanti naturali non comporta necessariamente una perdita di rendimento.
Al contrario, promuovendo la salute e la resistenza delle piante, questi prodotti possono contribuire a mantenere o addirittura migliorare la produttività del vigneto, riducendo al contempo il rischio di sviluppo di patogeni resistenti ai prodotti chimici.